Aller au contenu principal





Text submitted to CC-BY-SA license. Source: by Wikipedia (Historical)






Text submitted to CC-BY-SA license. Source: by Wikipedia (Historical)






Text submitted to CC-BY-SA license. Source: by Wikipedia (Historical)






Text submitted to CC-BY-SA license. Source: by Wikipedia (Historical)






Text submitted to CC-BY-SA license. Source: by Wikipedia (Historical)






Text submitted to CC-BY-SA license. Source: by Wikipedia (Historical)


Galassia nana ellittica


Galassia nana ellittica


Una galassia nana ellittica, o anche galassia ellittica nana, è una galassia ellittica molto piccola, classificata come dE.

Questo tipo di galassia è piuttosto comune, e si trova in genere in associazione con altre galassie più grandi. Per esempio, la Galassia di Andromeda ha due compagne ellittiche nane ben visibili in ogni foto della galassia.

Esempi di galassie ellittiche nane:

  • NGC 147 - tipo dE5 pec, nella costellazione Cassiopea
  • GR 8 (DDO 155) - tipo Im V
  • SagDEG - tipo IB(s)m V, nel Sagittario
  • NGC 6822 - tipo IB(s)m IV-V, nel Sagittario
  • Galassia Nana dell'Aquario (DDO 210) - tipo Im V, nella costellazione Aquario
  • IC 5152 - tipo IAB(s)m IV, nella costellazione Indiano
  • DDO 216 - tipo Irr, nella costellazione Pegaso

Un tipo di galassie nane particolarmente piccole e deboli, dove la forma ellittica può essere appena intravista, sono dette galassie nane sferoidali.


Text submitted to CC-BY-SA license. Source: Galassia nana ellittica by Wikipedia (Historical)


Oggetti non stellari nella costellazione di Cassiopea


Oggetti non stellari nella costellazione di Cassiopea


Principali oggetti non stellari presenti nella costellazione di Cassiopea.

  • Cr 463
  • M52
  • M103
  • NGC 103
  • NGC 110
  • NGC 129
  • NGC 133
  • NGC 146
  • NGC 189
  • NGC 225
  • NGC 281
  • NGC 457
  • NGC 559
  • NGC 654
  • NGC 659
  • NGC 663
  • NGC 1027
  • NGC 7788
  • NGC 7789
  • NGC 7790
  • Stock 2
  • Tr 3
  • Abell 3
  • Sh2-176
  • Sh2-179
  • Sh2-188
  • Sh2-200
  • BFS 14
  • IC 1805
  • IC 1831
  • IC 1848
  • IC 1871
  • NGC 896
  • NGC 7635
  • Regioni di formazione stellare di Cassiopea
    • Regione di Cassiopeia OB2
    • Regione di formazione stellare delle nebulose Cuore e Anima
  • Sh2-151
  • Sh2-152
  • Sh2-153
  • Sh2-157
  • Sh2-159
  • Sh2-161
  • Sh2-163
  • Sh2-164
  • Sh2-165
  • Sh2-166
  • Sh2-168
  • Sh2-169
  • Sh2-170
  • Sh2-172
  • Sh2-173
  • Sh2-175
  • Sh2-177
  • Sh2-180
  • Sh2-181
  • Sh2-182
  • Sh2-183
  • Sh2-185 (vdB 5)
  • Sh2-186
  • Sh2-187
  • Sh2-192
  • Sh2-193
  • Sh2-194
  • Sh2-195
  • Sh2-196
  • Sh2-198
  • Sh2-201
  • vdB 1
  • vdB 2
  • vdB 3
  • vdB 4
  • vdB 6
  • vdB 7
  • vdB 8
  • vdB 9
  • Dwingeloo 1
  • Dwingeloo 2
  • Galassia nana di Cassiopea
  • Gruppo di galassie di Maffei 1
  • IC 10
  • Maffei 1
  • Maffei 2
  • MB 3
  • NGC 147
  • NGC 185
  • NGC 278


Text submitted to CC-BY-SA license. Source: Oggetti non stellari nella costellazione di Cassiopea by Wikipedia (Historical)


Galassie più vicine alla Terra


Galassie più vicine alla Terra


Di seguito è riportata la lista delle galassie conosciute che si trovano entro i 3,59 megaparsec (11,7 milioni di anni luce) dalla Terra, per ordine crescente in base alla distanza. In questa lista sono comprese tutte le galassie del Gruppo Locale e alcune galassie appartenenti a gruppi di galassie vicini come il Gruppo di M81, il Gruppo Centaurus A/M83 ed altri.

La lista è lacunosa per alcuni motivi da ricondurre alle attuali limitate conoscenze. Non tutte le galassie che si trovano entro un raggio di 3,59 megaparsec dalla Terra sono state scoperte. In particolare, risultano ancora da identificare svariate galassie nane nel nostro Universo vicino e galassie situate dietro il piano centrale della Via Lattea, particolarmente difficili da visualizzare. Come è possibile che alcune galassie mascherino la visuale di altre galassie situate alle loro spalle.

Le misure delle distanze risultano molte incerte.

  • Belokurov, V., D. B. Zucker, N. W. Evans, M. I. Wilkinson, M. J. Irwin, S. Hodgkin, D. M. Bramich, J. M. Irwin, G. Gilmore, B. Willman, S. Vidrih, H. J. Newberg, R. F. G. Wyse, M. Fellhauer, P. C. Hewett, N. Cole, E. F. Bell, T. C. Beers, C. M. Rockosi, B. Yanny, E. K. Grebel, D. P. Schneider, R. Lupton, J. C. Barentine, H. Brewington, J. Brinkmann, M. Harvanek, S. J. Kleinman e J. Krzesinski, A Faint New Milky Way Satellite in Bootes, in The Astrophysical Journal, vol. 647, n. 2, 2006, pp. L111–L114, Bibcode:2006ApJ...647L.111B, DOI:10.1086/507324, arXiv:astro-ph/0604355.
  • Dolphin, A. E., Evan D. Skillman, R. C. Dohm-Palmer, Eline Tolstoy, A. A. Cole, J. S. Gallagher, J. G. Hoessel e Mario Mateo, Deep Hubble Space Telescope Imaging of Sextans A. II. Cepheids and Distance, in The Astronomical Journal, vol. 125, n. 3, March 2003, pp. 1261-1290, Bibcode:2003AJ....125.1261D, DOI:10.1086/346279, arXiv:astro-ph/0211486. URL consultato il 21 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2020).
  • Karachentsev, I. D., D. Geisler, E. K. Grebel, P. Guhathakurta, P. W. Hodge, V. E. Karachentseva, A. Sarajedini, P. Seitzer e M. E. Sharina, The M 81 group of galaxies: New distances, kinematics and structure, in Astronomy and Astrophysics, vol. 383, n. 1, 2002, pp. 125-136, Bibcode:2002A&A...383..125K, DOI:10.1051/0004-6361:20011741.
  • Karachentsev, I. D., A. E. Dolphin, E. K. Grebel, D. Geisler, P. Guhathakurta, P. W. Hodge, V. E. Karachentseva, A. Sarajedini e P. Seitzer, New distances to galaxies in the Centaurus A group, in Astronomy and Astrophysics, vol. 385, n. 1, 2002, pp. 21-31, Bibcode:2002A&A...385...21K, DOI:10.1051/0004-6361:20020042.
  • Karachentsev, I. D., M. E. Sharina, A. E. Dolphin, D. Geisler, P. Guhathakurta, P. W. Hodge, V. E. Karachentseva, A. Sarajedini e P. Seitzer, Distances to Nearby Galaxies in Sculptor, in Astronomy and Astrophysics, vol. 404, n. 1, June 2003, p. 93, Bibcode:2003A&A...404...93K, DOI:10.1051/0004-6361:20030170, arXiv:astro-ph/0302045.
  • Karachentsev, I. D., Walter K. Huchtmeier e Dmitry I. Makarov, A Catalog of Neighboring Galaxies, in Astronomical Journal, vol. 127, n. 4, 2004, pp. 2031-2068, Bibcode:2004AJ....127.2031K, DOI:10.1086/382905.
  • Karachentsev, I. D., The Local Group and Other Neighbouring Galaxy Groups, in The Astrophysical Journal, vol. 129, n. 1, 2005, pp. 178-188, Bibcode:2005AJ....129..178K, DOI:10.1086/426368, arXiv:astro-ph/0410065.
  • McConnachie, A. W., A. M. N. Ferguson, R. A. Ibata, G. F. Lewis e N. Tanvir, Distances and Metallicities for 17 Local Group Galaxies, in MNRAS, vol. 356, n. 3, 2005, p. 979, Bibcode:2005MNRAS.356..979M, DOI:10.1111/j.1365-2966.2004.08514.x, arXiv:astro-ph/0410489.
  • Tonry, J. L., John P. Blakeslee, Edward A. Ajhar, Andre B. Fletcher, Gerard A. Luppino, Mark R. Metzger e Christopher B. Moore, The SBF Survey of Galaxy Distances. IV. SBF Magnitudes, Colors, and Distances, in Astrophysical Journal, vol. 546, n. 2, 2001, pp. 681-693, Bibcode:2001ApJ...546..681T, DOI:10.1086/318301, arXiv:astro-ph/0011223.
  • Van den Bergh, S., Updated Information on the Local Group (PDF) , in The Publications of the Astronomical Society of the Pacific, vol. 112, n. 770, aprile 2000, pp. 529-536, Bibcode:2000PASP..112..529V, DOI:10.1086/316548, arXiv:astro-ph/0001040.
  • Galassie satellite della Via Lattea
  • Galassie satellite di Andromeda
  • Gruppo Locale

Text submitted to CC-BY-SA license. Source: Galassie più vicine alla Terra by Wikipedia (Historical)


NGC 146


NGC 146


NGC 146 è un piccolo ammasso aperto visibile nella costellazione di Cassiopea.

La sua posizione è facilmente reperibile, trovandosi a solo mezzo grado a NNW della stella κ Cassiopeiae; meno facile è individuare l'ammasso, il quale è formato da una manciata di deboli stelle, le più luminose delle quali non superano la magnitudine 10. La sua risoluzione è possibile attraverso un telescopio da 120 o 150mm di apertura, ma appare come un debole addensamento di forma leggermente allungata in senso est-ovest. A breve distanza angolare si trova l'ammasso NGC 133, situato però molto in primo piano, e il dispersissimo King 14.

La declinazione fortemente settentrionale di quest'ammasso favorisce notevolmente gli osservatori dell'emisfero nord, da cui si presenta circumpolare fino alle latitudini medio-basse; dall'emisfero australe d'altra parte resta piuttosto basso e non è osservabile dalle aree lontane dalla zona tropicale. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra agosto e gennaio.

NGC 146 venne individuato per la prima volta da John Herschel nel 1829 attraverso il telescopio riflettore da 18,7 pollici appartenuto a suo padre William; egli lo inserì poi nel suo General Catalogue of Nebulae and Clusters col numero 71.

NGC 146 è un ammasso aperto poco appariscente; la sua distanza è stimata attorno ai 3032 parsec (9884 anni luce) o, secondo altre stime, attorno ai 3500 parsec (11410 anni luce), ed è situato in una zona remota del Braccio di Perseo o forse in una zona inter-braccio, in una regione posta al di là delle grandi associazioni OB di Cassiopea e relativamente poco conosciuta, salvo che per la presenza di diverse nubi molecolari. L'associazione ad esso più vicina risulta essere probabilmente Cassiopeia OB4; a breve distanza da esso vi sarebbe la supergigante bianca BD+61 79.

La sua età risulta essere piuttosto giovane, dell'ordine dei 10 milioni di anni al massimo, come è anche ben evidente dalla presenza di numerose stelle di classe spettrale B di sequenza principale e dall'assenza di supergiganti evolute, oltre che dall'esistenza di una popolazione di stelle di pre-sequenza principale; fra le sue stelle più massicce vi sono due stelle Be di Herbig.

Lo studio di questo e di altri ammassi e associazioni ha permesso di scoprire verso la fine degli anni ottanta la presenza di un ulteriore braccio di spirale al di là del Braccio di Perseo; questo braccio è ora noto col nome di Braccio del Cigno.

  • Catalogo NGC/IC online, su ngcicproject.org. URL consultato il 23 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0, William-Bell inc. ISBN 0-943396-14-X
  • Oggetti non stellari nella costellazione di Cassiopea
  • Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su NGC 146
  • (EN) Catalogo NGC/IC on-line, su ngcicproject.org.
  • (EN) Dati di NGC 146 - SIMBAD, su simbad.u-strasbg.fr. (dettagli identificatori, misure)
  • (EN) Dati di NGC 146 - NASA Extragalactic Database, su ned.ipac.caltech.edu.
  • (EN) Dati di NGC 146 - SEDS, su spider.seds.org.
  • (EN) Dati di NGC 146 - VizieR Service, su vizier.u-strasbg.fr.
  • (EN) Immagini di NGC 146 - Aladin, su aladin.u-strasbg.fr.
  • (EN) Immagini di NGC 146 - SkyView, su skyview.gsfc.nasa.gov.

Text submitted to CC-BY-SA license. Source: NGC 146 by Wikipedia (Historical)


INVESTIGATION